venerdì 3 settembre 2010

Richiedi la nostra consulenza

Caro amico da oggi vogliamo offrirti una prova gratuita della nostra consulenza assicurativa per consentirti di :valutare il nostro servizio.

Con questo servizio otterrai:
  1. analisi gratuita delle tue polizze in essere,
  2. relazione delle polizze in corso con eventuali scoperture e garanzie inadeguate;
  3. proposta di aggiornamento delle assicurazioni con indicazione delle eventuali migliorie:
  4. suggerimento di garanzie mancanti o da aggiornare nei contratti a fronte di novità legislative.
Dopo tutto ciò sarai in grado di poter migliorare la tua posizione assicurativa ed essere sicuro di aver scelto delle coperture adeguate alla tua situazione.

Compila il form sottostante, ti verrà inviata una mail con la richiesta dei documenti da inviare


Webassicurazioni
* indicates required





venerdì 13 agosto 2010

Infortuni sul lavoro

Non hai mai pensato: se dovesse accadere a me ?

Che sarebbe del mio futuro e della mia famiglia ?

Riprendo il discorso iniziato ieri con l' articolo sulle pensioni di invalidità, ricordando come siano fonte di ingiustizia e preferenza da parte di alcune fasce di cittadini.

Ti propongo un filmato per farti capire che anche prima di erogare una rendita di invalidità siamo incoscientemente negligenti e possiamo essere vittime di un grave infortunio sul lavoro.

Ciò a causa del non rispetto delle norme di sicurezza, di formazione e alcune regole civili e logiche.

Il filmato che ti voglio proporre tratta l' argomento triste delle morti da infortuni sul lavoro. 
Una grave piaga che funesta il nostro paese.



P.S. Non credi sia giunto il momento di approfondire l' argomento e di verificare se hai bisogno di una copertura assicurativa adeguata ? O meglio la tua polizza infortuni ti soddisfa o vorresti migliorarla ?
Se ti interessa approfondire questo argomento invia questa RICHIESTA DI INFORMAZIONI per avere  una consulenza personale assolutamente GRATUITA

giovedì 12 agosto 2010

Pensioni di invalidità, falsi invalidi e assicurazioni

Prendo spunto da diversi articoli apparsi sui quotidiani negli ultimi giorni che mi ha fatto riflettere su un problema ormai gravoso per l’ Italia.

Leggevo che i falsi invalidi si portano via l’ 1% del prodotto interno lordo e sono concentrati per buona parte in due regioni particolari: Campania e Calabria.

Premesso che queste false invalidità sono a mio avviso ma anche di coloro che hanno scritto sui giornali frutto di clientelismo da parte dei partiti politici meridionali che con questi “regali” si garantivano il voto e di conseguenza il governo delle regioni nonché degli organi istituzionali nazionali.

Riflettendo su ciò però mi sono venute in mente alcune cose che voglio condividere con voi.

Innanzitutto, l’ italico costume di saltare sul carrozzone per approfittare di rendite perpetue e questo è il caso delle rendite di invalidità false, che l’ attuale governo anziché perseguire i responsabili di dette truffe attraverso controlli incrociati stava per cadere nella solita trappola di imporre con il metodo della legge un ‘ innalzamento del requisito per godere delle rendita che dal 74% veniva spostato al 85%.

Si rileva come sia la percentuale precedente e quella proposta (che non è nel frattempo passata) sono inadeguate dal punto di vista economico a sostenere coloro che sono vittime di un’ invalidità cosi devastante, l’ importo erogato ammonta a euro 462,00 mensili.

Capite bene come questa somma sia inadeguata a sostenere sia una persona che la propria famiglia a fronte di un evento che lo ha reso invalido quasi totalmente, considerando che attraverso questa menomazione ci sarà stata la perdita del proprio lavoro, le proprie capacità psicofisiche a far fronte agli eventi quotidiani e via dicendo.

Piuttosto rifletto sul fatto, molto radicato in Italia, di come uno Stato inteso come tale non sia in grado di educare i propri cittadini al valore economico della propria persona, piuttosto che educarlo a percepire rendite di favore o attraverso i gratta e vinci o i giochi on line.

Educare al valore della propria persona e quindi del proprio patrimonio familiare che attraverso la sensibilità personale valuta la possibilità di garantirsi di fronte ad eventi drammatici come l’ eventuale perdita della capacità lavorativa in conseguenza di un infortunio o di una malattia invalidanti.

Se lo Stato non può garantire risorse economiche adeguate per erogare pensioni di invalidità deve responsabilizzare il cittadino affinchè provveda a coprire il gap lasciato dal legislatore attraverso coperture assicurative personali .

Adesso sorgono spontanee alcune domande:


  1. Non hai mai pensato caro amico cosa sarebbe della tua persona o della tua famiglia se improvvisamente un infortunio causasse un’ invalidità grave da compromettere la tua attività lavorativa nonché il patrimonio personale della tua famiglia ?
  2. Sarebbe sufficiente una misera rendita di poche centinaia di euro per garantirti le migliori cure e l’ assistenza per far fronte ad un grave infortunio ?
  3. Non ritieni che sia indispensabile già da subito pensare a quale sarebbe il “giorno dopo che accaduto” un fatto grave e tu dovessi chiudere la tua azienda o perdere il posto di lavoro ?

A queste domande c’ è una risposta appropriata a cui le compagnie di assicurazione sanno fornire risposte adeguate in termini di coperture assicurative e di garanzie.

Il fisco inoltre da una piccola mano a coloro che sottoscrivono una polizza contro gli infortuni, riservando un risparmio fiscale del 19% fino ad euro 1.291,00, incentivando quindi il ricorso alla previdenza individuale.

Dimmi il tuo commento in proposito,sarà per me di stimolo a proseguire nei prossimi giorni il tema qui affrontato.

P.S. Se vuoi avere informazioni ulteriori su queste coperture non esitare a contattarmi, compilando il form che trovi al link qui di seguito: INFORMAZIONI SU POLIZZE INFORTUNI

venerdì 21 maggio 2010

Consulenza alle piccole medie aziende

Caro amico,
da una recente statistica commissionata dall’ ANIA le piccole medie imprese italiane risultano essere le più sottoassicurate per quanto riguarda i rischi del patrimonio e delle persone.

In molti casi le stesse non sono assistite da nessuna polizza. Infatti diverse imprese non sono assicurate contro l’ incendio e il furto e il molti casi nemmeno per la responsabilità civile verso i dipendenti.

Tutto questo le espone insieme alle persone che le governano a gravi rischi per la stessa impresa sia dal punto di vista patrimoniale che finanziario , potendo creare un grave dissesto e conseguenze negative per la stessa impresa.

Immagina caro amico come in caso di un grave danno la tua azienda che hai costruito con fatica e sudore possa subire un danno economico rilevante e non permetterle più di proseguire la propria attività.

Pensa alle persone che perderebbero il loro posto di lavoro, disperdendo know-out e conoscenze importanti oltre alla distruzione di beni personali.

L’ assicurazione rappresenta da sempre la soluzione migliore per far fronte a questi problemi. Ma non solo.

L’ imprenditore,oltre a sottoscrivere delle polizze per i rischi che possono gravare sul suo patrimonio, può anche valutare i rischi e gestirli di conseguenza.

Non sempre un rischio può essere coperto da un ‘ assicurazione bensì può essere affrontato migliorando i vari aspetti che lo possono far emergere attraverso interventi di formazione del personale e di prevenzione.

Il risk manager ha infatti il compito di valutare i rischi e di gestirli all’ interno di un’ azienda, verificando e analizzando costantemente i fattori critici che possono farli emergere e trovare soluzioni appropriate a prescindere dalla polizza assicurativa.

Per questo nei prossimi giorni rilascerò un metodo di consulenza che potrà essere utilizzato dalle piccole e medie imprese che attraverso la verifica delle proprie coperture assicurative esistenti e le varie esigenze che emergono da parte della stessa impresa sarò in grado di fornire un supporto che vi consentirà di arrivare alla sottoscrizione di una polizza per i rischi della tua impresa.
Naturalmente considerata la complessità dell’ operazione, saremo lieti di fissare un appuntamento presso la tua azienda per un check up assicurativo gratuito e senza impegno.

In breve ti delineo quanto verrà fatto:

1. Contatto con l’ azienda e con un proprio responsabile:

2. Compilazione del check up assicurativo che consiste nel valutare l’ attività, la produzione, i rischi, dell’ impresa e le eventuali coperture assicurative esistenti ;

3. Analisi del rischio e rilascio delle varie schede di rilevazione dei dati fatti presso l’ azienda;

4. Rilascio della relazione di consulenza con la relativa offerta assicurativa;

5. Condivisione dell’ eventuale servizio di assistenza post-analisi per sottoscrizione di polizze assicurative o valutazione del rischio;

6. Offro inoltre la possibilità di accedere ad un servizio di prevenzione GRATUITO denominato LOSS PREVENTION ed un servizio di STIMA PREVENTIVA GRATUITAtrovando un accordo importante con una primaria compagnia di assicurazioni internazionale che è disposta a inserire nel contratto dopo la stima effettuata la cosidetta STIMA ACCETTATA con indubbio vantaggio per gli assicurati
La novità è rilevante per il mercato e rappresenta un servizio che in questo momento il sottoscritto è tra i pochissimi a garantire.


Mettetemi alla prova e verificherete la veridicità delle affermazioni e di quanto riportato, invitandovi senza IMPEGNO a una prova di questo servizio offerto .

giovedì 11 febbraio 2010

Long Term care, un' assicurazione con grande valenza sociale

ECCO TROVATO UN VIDEO CHE POTRA' INTERESSARTI E NELLO STESSO TEMPO TI FARA' RIFLETTERE SU QUELLO CHE HO SCRITTO IERI 

MOLTE SITUAZIONI CHE VEDRAI NEL VIDEO SONO REALI E MAGARI COSI VICINE A NOI CHE NON LE IMMAGINIAMO 

IL VIDEO E' REALIZZATO DA UNA COMPAGNIA AMERICANA CHE VUOLE SENSIBILIZZARE SUL TEMA DELL' ASSISTENZA DI LUNGA DURATA,

SE NON CONOSCETE L' INGLESE NULLA DI MALE, LE IMMAGINI SONO ELOQUENTI

mercoledì 10 febbraio 2010

Long term care, i vantaggi fiscali

Caro amico, 

spero che il mio articolo pubblicato precedente sia stato di tuo gradimento, 

Capire cosa sono le assicurazioni Long term care che prevedono l' erogazione di una rendita in caso di non autosufficenza dell' assicurato, riferendosi quindi al significato della stessa copertura che per definizione è un' assistenza a lungo termine.

Nei vari esempi riportati spero di averti fatto capire l' importanza di questa assicurazione che nel futuro assumerà una valenza sociale, sia per i  costi dell' assistenza ad un anziano sia per consentirgli di vivere dignitosamente un momento della propria vita che potrebbe privarlo della propria autonomia.

Questa assicurazione che garantisce, come detto, una rendita in caso di non autosufficienza e la cui erogazione è subordinata alla valutazione di un determinato grado di inabilità.

Per la misurazione di questo grado di inabilità le compagnie utilizzano generalmente un sistema di  valutazione della disabilità, chiamato Activities daily living (ADL) : cioè l' insieme delle attività quaotidiane che caratterizzano la vita di ognuno di noi quali: lavarsi, vestirsi e nutrirsi.

Da questo sistema le compagnie che utilizzano dei metodi diversi per valutare la capacità di compiere le azioni quotidiane suddette e  anche con diverse modalità di calcolo, nasce poi l' obbligo di erogare una rendita.

Sul fronte fiscale, di cui non ho parlato, le polizze Ltc, long term care, beneficiano degli stessi vantaggi delle polizze vita a "puro rischio" : per semplificare le polizze in caso morte che non prevedono restituzione di somme accantonate o versate.

Per chi sottoscrive una polizza Ltc, è riconosciuta annualmente, sui versamenti, una detrazione di imposta ai fini Irpef, pari al 19 per cento. La quota massima detrabile non può superare i 1.291,14 euro annui.

Inoltre la copertura, per ottenere la detrazione fiscale, può essere sottoscritta per altre persone, ma con la  limitazione di essere fiscalmente a carico del contraente.

  • CREDI CHE QUESTE INFORMAZIONI SIANO STATE UTILI ?
  • HAI BISOGNO DI APPROFONDIRE QUALCOSA CHE NON HAI BEN COMPRESO ?
  • COME POSSO AIUTARTI A CAPIRE SE QUESTA COPERTURA PUO' ESSERTI UTILE ?

lunedì 8 febbraio 2010

LTC, LONG TERM CARE UN SOSTEGNO PER LA VECCHIAIA

GLI ANZIANI CI SARANNO ? LTC LONG TERM CARE LE POLIZZE PER LA VECCHIAIA

Mia nonna è vissuta fino a 86 anni con una lucidità e una prontezza di spirito che si era protratta negli anni, contribuendo con la sue capacità mentali e fisiche alle nostre famiglie, quella di mia madre e di sua sorella, ma anche alla società. 

Lei era molto attiva anche nella vita sociale e anche religiosa, nell' associazionismo era presente, viveva pregando e sostenendosi con essa, non ha mai conosciuto cosa fosse la depressione o altre malattie.

Anche prima di passare a miglior vita, sollecitava noi nipoti a vivere una vita morigerata, salda nei valori e nelle tradizioni e di amare le proprie famiglie e il proprio lavoro.

Insomma la salute l' ha sostenuta nel corso della sua vita, ma anche grazie ad essa che non si è mai concessa a stili di vita particolari o eccessivi ed era il tipo di persona che induceva a pensare che era sbagliato considerare un' anziano una persona che non lavora. Lei faceva la nonna a tempo pieno.

Spesso però oggi mi chiedo: MA RIUSCIRO' IO AVRO' LA FORTUNA DI ARRIVARE ALL' ETA' DI MIA NONNA IN SALUTE COME LO E' STATA LEI ?

COSA SARA' DI ME UNA VOLTA ANZIANO SE NON AVRO' LA FORTUNA O LA CAPACITA' DI VIVERE LA MIA VITA SOCIALE O FAMILIARE ?

E SE DOVESSI AVERE BISOGNO DI ASSISTENZA SARO' IN GRADO DI FARVI FRONTE OPPURE DOVRO' APPOGGIARMI AD ALTRI ?

Tutte domande che credo ognuno di noi qualche volta si sarà fatto, vedendo situazioni familiari dove la presenza di una persona anziana richiede l' assistenza continua dei familiare se non spesso si strutture specializzate. 

Oppure meglio ancora a parte mia nonna con cui ho introdotto il discorso, come mio padre che abbiamo dovuto assisterlo per tre anni e non vi dico le sofferenze nostre e sue e lo stress che abbiamo vissuto per potergli fornire un ' assistenza dignitosa. 

Mio padre ha avuto il dono di avere ancora nella sua famiglia, noi e nostra madre che ci siamo prodigati nelle cure e nell' assistenza continua. Penso invece a realtà come quelle vissute da un amico di mio padre che è stato portato in un ricovero (come lo chiamiamo noi) perchè nessuno dei propri familiari era in grado di assisterlo.

Oltre tutto questa persona ha dovuto vendere la propria casa per garantirsi l' assistenza presso quella struttura in quanto i figli non avevano la capacità economica per farvi fronte.

Non vi dico il disagio che si prova in quei momenti, ma immagino come i figli dell' amico di mio padre si siano sentiti di fronte ad una situazione del genere, primo perchè per motivi di lavoro non potevano accudire il loro caro, secondo per le spese impreviste che sono emerse contestualmente al trasferimento nella struttura del ricovero.

Tutto questo non per allamarvi o spaventarvi, sicuramente e certamente qualcuno è più fortunato dei protagonisti della mia storia che è vera perchè un fatto di vita reale, vissuto, ma per farvi prendere coscienza che quel QUALCUNO domani potremmo essere noi.

L' Istat dice che tra il 2000 e il 2050 la popolazione italiana invecchierà progressivamente raggiungendo un tasso percentuale sulla popolazione totale del 10,2 % contro il 7,5% del 2000.

E' certo anche la le prospettive di vita si allungano, questo grazie a stili di vita più consapevoli, ad una maggior prevenzione da parte delle persone e anche dei progressi da parte della medicina.

Assieme alla durata di vita purtroppo aumenta anche il numero di persone che in seguito a malattie o a un peggioramento dello stato di salute generale, io ricordo mio padre che peggiorò nell' arco di un anno, non saranno in grado di svolgere autonomamente le normali funzioni della vita quotidiana.

Si calcola che Italia oggi vivano diversi milioni di persone non autosufficienti Circa il 25% della popolazione oltre i 65 anni è toccato da questo problema. Le stime Istat prevedono che gli ultra 65 enni passeranno da 16.000.000 nel 2030 a 18.000.000 nel 2050. Se la medicina con i suoi progressi non contribuirà a far diminuire queste cifre, i numeri saranno spaventosi .
Quindi la situazione assume un aspetto e una rilevanza sociale anche per effetto dei costi che le famiglie devono sostenere e che non sempre possono pagare, tanto meno può essere caricata sullo Stato e le Regioni che hanno dei bilanci esausti.

Esiste poi una figura che i geriatri chiamano l' anziano fragile, che oltre ad essere non autosufficiente, non mangiare, lavarsi e pettinarsi, però ce la fa ad andare avanti ma con tantissima fatica. I geriatri dicono che questi anziani definiti fragili sono circa il 50 % degli ultra 70enni e sostengono che questo esercito di anziani può recuperare vigore e ridivenire normale se adeguatamente curati, ovvero attraverso un percorso di aiuto basato sia sulla psicoterapia che sui farmaci.

PERCHE' TI HO FATTO ARRIVARE FIN QUI ? ANCHE TU HAI PENSATO E SE DOVESSI ESSERE IO AD AVERE BISOGNO DI TUTTO QUESTO ? 

QUALE PUO' ESSERE LA SOLUZIONE A QUESTO PROBLEMA ?

Prima di parlarti della soluzione a questo problema volevo sensibilizzarti riguardo alla necessità di una copertura assicurativa che garantisca un sostengo al reddito principale, che nella fase della vecchiaia è costituito dalla pensione.

Una polizza di rendita vitalizia servirà sicuramente ad una persona che sta bene e può godersi la vita e godersi la vita ha anche i suoi costi . Ma al contrario chi sta male e non è autosufficiente dovrà farsi assistere magari a pagamento e per questo esistono le polizze LONG TERM CARE ( letteramente significano polizze di lunga durata) per garantirsi una rendita da destinare a questo scopo.

Quindi per tutti esiste un rischio di diventare anziani o non autosufficienti, per questo occorre prendere coscienza in età giovane o relativamente giovane al fine di non essere un peso alla propria famiglia ma soprattutto per garantirci una vecchiaia dignitosa che attraverso le risorse erogate da una compagnia di assicurazione possano ottenere quell' assistenza utile a migliorare la propria condizione.